Il territorio che abitiamo comprende un’area piuttosto vasta, costituita da un affascinante intreccio di tre regioni: il Lazio settentrionale, l’Umbria occidentale e la Toscana sud – orientale. Non è un caso se abbiamo deciso infatti di chiamarci Comunità Rurale Diffusa, visto che abitiamo in questo territorio tanto esteso che sin dall’antichità era conosciuto con il nome di Tuscia. Il termine stesso, derivante dal latino, sta ad indicare l’area abitata storicamente dai Tusci, ossia gli Etruschi. Punto di confluenza principale di questa vasta e incantevole area, sia naturalisticamente che archeologicamente, è il Lago di Bolsena, di formazione vulcanica: il più grande d’Europa.
Tracce della presenza umana sul territorio si registrano sin dalla Preistoria, ma il popolo antico che ha segnato indelebilmente questi luoghi è sicuramente quello etrusco, che ha disseminato l’area di scrigni d’arte immersi in una natura incontaminata e tutti da scoprire! Altre meraviglie risalgono al periodo del Medioevo: basti pensare al Duomo di Orvieto o alla suggestiva Civita di Bagnoregio (la cosiddetta “città che muore”) o alla stessa città di Viterbo. Per non parlare dell’antica via Francigena lungo la quale si possono incontrare pellegrini provenienti da tutte le parti d’Europa. L’aspetto naturalistico del territorio è caratterizzato da una grande biodiversità: oltre al lago, con le due sorprendenti isole Martana e Bisentina, la zona comprende diversi parchi e riserve naturali, come quella di Monte Rufeno, la Selva del Lamone o la Valle dei Calanchi, solo per citarne alcune.
Flash-mob noccioleti @Altopiano dell’Alfina, 26 luglio 2020
IN DIFESA DEL NOSTRO TERRITORIO
Qui da noi molto spesso aree di interesse naturalistico e archeologico coincidono in modo straordinario, per questo ci impegniamo attivamente, con azioni di sensibilizzazione, nella tutela del nostro territorio colpito da numerosi progetti speculativi di grandi aziende che sempre più spesso perseguono interessi privati a danno della collettività. Questo incide anche sulla produzione di cibo, visto che la Tuscia ha una secolare tradizione agricola, riscontrabile anche nelle numerose feste e sagre di zona.
Come Comunità Rurale Diffusa vogliamo richiamare l’attenzione di cittadini e istituzioni sui pericoli connessi a opere di forte impatto per l’ambiente, la salute e l’economia locale.
#NoMonocolture
Il centro Italia è minacciato dalla diffusione spregiudicata della coltivazione intensiva di nocciole, favorita dagli investimenti di alcune multinazionali e da politiche poco lungimiranti. Non sono i noccioli a preoccupare, ma l’impatto che questa monocoltura può avere sulla salute delle persone e dell’ambiente, soprattutto per via dei trattamenti fitosanitari (pesticidi, erbicidi, etc.) che necessita per produrre abbondanti frutti dal formato standardizzato. Di fronte a questa minaccia si è messa in moto una rete di resistenza fondata su principi di sostenibilità e buone pratiche, con l’obiettivo di dare vita a iniziative, raccogliere fondi per ricorsi giudiziari e presentare alternative valide e sostenibili, sia dal punto ambientale che economico.
#LaGeotermiaNonÈlaNostraVia
La realizzazione di impianti geotermici intorno al Lago di Bolsena desta forti preoccupazioni per il fondato rischio che gli impianti possano innescare terremoti, inquinare seriamente le acque delle falde potabili, così come il lago stesso, e generare problemi di emissioni velenose. Produrre energia al giorno d’oggi non può essere una condanna per le persone che abitano un territorio e invece profitto per chi, da lontano, lo mette a repentaglio speculando sull’eccessivo fabbisogno di energia del Paese. Produrre energia deve essere sempre una scelta sostenibile e democratica che rispetti il volere delle persone e la loro salute.
#SaveTheAlfina
L’altopiano dell’Alfina è una delle zone in cui sono stati messi a dimora alcuni dei più vasti impianti intensivi di noccioli. Qui l’uso massiccio di fitofarmaci potrebbe compromettere la fonte del Tione e la falda acquifera che riforniscono il vasto comprensorio dell’orvietano. Il paesaggio deturpato rappresenta dolore e preoccupazione quotidiani per chi lo abita e per tutti noi è il simbolo del futuro agricolo, sociale ed economico che non vogliamo.
#OmeliaContadina
Omelia Contadina è un’azione cinematografica con cui la regista Alice Rohrwacher e l’artista JR vogliono sostenere la lotta di piccoli agricoltori e cittadini dell’Altopiano dell’Alfina.
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